Ghost in the Shell
N el futuro il confine tra uomo e macchina sta scomparendo. I progressi della tecnologia permettono agli umani di potenziarsi con parti cibernetiche. La Hanka Robotics, finanziata dal governo sta sviluppando un agente militare che renderà quel confine ancora più labile. Trapiantando un cervello umano in un corpo interamente sintetico metterà insieme le caratteristiche più potenti di umani e robot. Progetto 2571 ...
il Maggiore Mira Killian, un cyborg con corpo robotico e cervello umano, è a capo della sezione 9 per la sicurezza anti terrorismo cibernetico gestita dalla Hanka medesima che vede continui assalti mortali a propri scienziati da parte di un gruppo di cyber hacker guidati dal fantoimatico Kuze. E' lui che debbono trovare ed eliminare Mira, il fido Batou e gli altri membri della squadra che fa capo a Daisuke Aramaki alle dirette dipendenze del ministero. Mira, per tutti il Maggiore, ha dei vaghi ricordi che la dottoressa Ouelet incaricata della sua manutenzione corporea, sostiene siano relativi al suo passato quando venne raccolta morente in un naufragio dove persero la vita i suoi genitori. Ma quando Mira arriva al fantomatico Kuze, scopre una verità assai diversa che li vede entrambi giovani scappati di casa e finiti nelle grinfie della Hanka per i suoi esperimenti cibernetici su corpi umani di persone senza dimora. Molti altri sono stati sacrificati prima di arrivare al prototipo di macchina perfetta che rappresenta oggi Mira e che per i suoi costruttori è un'arma da vendere ad altissimo prezzo. Mentre Kuze, riuscito a scappare vuole fargliela pagare vendicando quanti come lui furono sacrificati in questi orrendi esperimenti. Messa alle strette da Mira la dottoressa Ouelet conferma quanto appreso e che i suoi ricordi sono stati impiantati e non corrispondono al suo passato. La Hanka per mezzo del suo direttore Cutter decide allora di sopprimerla per fabbricarne un’altra che non sviluppi una propria coscienza, e visto che la dottoressa Ouelet è stata la sua costruttrice, spetta a lei questo compito. Angosciata da questa decisione considerando ormai Mira al pari di un vero e proprio essere vivente, la fa fuggire dandole in più i suoi veri ricordi e sacrificando la sua vita per consentirle la fuga. Mira scopre così di essere la giovane Makoto, fuggita di casa per incomprensioni con la madre e poi finita nelle mani della Hanka con altri giovani sbandati coi quali viveva. L'incontro con sua madre, che intuisce nello sguardo di quella sconosciuta che dietro possa esserci sua figlia, della quale aveva ricevuto le ceneri tempo addietro custodite gelosamente a casa, è particolarmente toccante e rivelatore. La donna non dovrà più piangerla mentre la Hanka pagherà il male fatto e con lei, coesi come sempre, tutti i membri della squadra a darle manforte, con l'entrata in scena finale del capo Daisuke Aramaki che regolerà personalmente i conti con il direttore Cutter.
Cyber fantasy che ricorda in parte le atmosfere del primo Blade Runner senza raggiungere le sue vette espressive sia ben chiaro, ma con un fiore all'occhiello rappresentato da Takeshi Kitano, che parla solo giapponese sottotitolato vivaddio, e quando entra in azione alla fine del film, impugnando, invece di una presumibile Katana, un revolver colt '45, è assai più convincente delle tante scene di azione della pur brava Scarletta Giovannoni: un'anima dentro a un guscio.
Ghost in the Shell
USA 2017
Regia: Rupert Sanders
Musiche Clint Mansell, Lorne Balfe
con
Scarlett Johansson: Maggiore Mira Killian
Takeshi Kitano: Daisuke Aramaki
Pilou Asbæk: Batou
Michael Pitt: Hideo Kuze
Juliette Binoche: dottoressa Ouelet
Chin Han: Togusa
Anamaria Marinca: dottoressa Dahlin
Michael Wincott: dott. Osmund
Peter Ferdinando: Cutter
Chris Obi: Ambasciatore Kiyoshi
Danusia Samal: Ladriya
Lasarus Ratuere: Ishikawa
Rila Fukushima: Geisha
Joe Naufahu: Peter Browning
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