Domenica è sempre domenica
I mpazza Il Musichiere, la popolare trasmissione televisiva condotta da Mario Riva. In tanti sognano di parteciparvi e tra quelli che hanno inviato la loro richiesta ne vengono selezionati alcuni per mezzo di telegrammi. Un modesto barbiere di paese che una volta giunto negli studi della RAI si sviene di continuo o la procace domestica Lisa esperta di canzoni che ambisce a vincere. C'è anche Maria Luisa Castaldi scelta anche se ignara di aver fatto domanda visto che l'ha presentata per lei sua madre, la contessa Clotilde la quale spera di racimolare i soldi necessari a sanare i tanti debiti che ha col fisco e bollette varie a causa di un marito che negli anni ha sperperato il patrimonio di famiglia al gioco. La partecipazione di Maria Luisa al telequiz mette in seria difficoltà il rapporto che la lega a Giancarlo del tutto contrario alla sua partecipazione e per questo la ragazza non intende accettare l'invito. Ma quando l'ufficiale giudiziario irrompe nella loro abitazione con l'intenzione di sequestrare il mobilio, la ragazza è costretta a giocarsi l'ultima carta per cercare di salvare la famiglia vincendo il ricco premio in palio. C'è anche il giovane Franco Bragadin tra i partecipanti che spera soprattutto di diventar famoso e poter finalmente aspirare alla mano di qualche ragazza essendo terribilmente timido e impacciato a fare il primo passo. Ma tra tutti chi aspira fortemente a prender parte al gioco è l'insospettabile ingegner Alberto Carboni da Frosinone, a capo di una importante azienda produttrice di pompe che esporta in tutto il mondo e che oltre a cantare come hobby è appassionato di musica. Nonostante le aspre critiche di sua moglie a non cadere nel ridicolo vista la sua posizione e la sua indubbia capacità imprenditoriale, tanto più che sta per essere candidato alle prossime politiche, è uno sfizio che vuole togliersi e per questo chiede l'aiuto di un suo vecchio sottoposto ai tempi del militare quando era tenente e costui è niente meno che Achille Togliani, famosissimo cantante internazionale e amico di Mario Riva grazie al quale otterrà un posto da riserva per Alberto. In realtà Achille è attirato più che dalla voce del suo ex tenente, dalle grazie di sua moglie per cui acconsente a raccomandarlo per passare del tempo con la donna e cercare di conquistarla.
Ispirato al popolare telequiz che inchiodava tutta l'Italia davanti al televisore di sabato sera, il film è divertente con tanti volti noti del mondo dello spettacolo e un Alberto Sordi, vero protagonista, a tratti irresistibile.
Domenica è sempre domenica
Italia 1958
Regia: Camillo Mastrocinque
Musiche Gorni Kramer
con
Alberto Sordi: l'ingegner Alberto Carboni
Dorian Gray: Luciana, la moglie di Alberto
Ugo Tognazzi: Ugo
Vira Silenti: la moglie di Ugo
Mario Riva: sé stesso
Vittorio De Sica: il comandante Marcello Castaldi
Andreina Pagnani: la contessa Clotilde, sua moglie
Lorella De Luca: Maria Luisa Castaldi
Gabriele Antonini: Giancarlo, il fidanzato di Maria Luisa
Giampiero Littera: Ciccio, fratello di Maria Luisa
Yvette Masson: Lisa
Achille Togliani: sé stesso
Virgilio Riento: l'ufficiale giudiziario
Dolores Palumbo: portinaia in casa di Ugo
Ciccio Barbi: il prete sul treno
Gorni Kramer: sé stesso
Alberto Rabagliati: sé stesso
Dario Fo: il piazzista sul treno
Gianni Partanna: Arturo, un ospite di casa Castaldi
Enzo Garinei: Pinuccio, innamorato non ricambiato di Maria Luisa
Mario Ambrosino: Franco Bragadin
i dati del clamoroso calo di spettatori al cinema nel 2017 rappresentano la realtà del cinema di questi ultimi anni finanziato con denaro pubblico e politicizzato a senso unico con questi risultati sotto gli occhi di tutti dove solo i cosiddetti cinepanettoni si finanziano con gli incassi e qualche caso qua e là che conferma la regola infausta che allontana il pubblico da crisi di coppie o introspezioni psicologiche che scassano i cosiddetti mentre niente di nuovo sul fronte dell'innovazione e tanto meno degli script in mano a pensatori unici che in questi anni hanno veramente sfracassato i maroni
RispondiEliminae dire che ci sarebbe tanto da imparare dal nostro cinema del passato che in questo blog vedo curare particolarmente e al quale plaudo sinceramente
bravi ragazzi complimenti di tener viva la memoria di un cinema italiano che fu e che diede tante belle soddisfazioni