Bastardo, vamos a matar
C haco, un giovane furfante messicano, sta per essere linciato per aver sedotto una ragazza in territorio americano, quando viene fatto fuggire da un preciso colpo d'arma da fuoco che spezza in due la corda che gli serrava il collo. Datosi alla fuga viene raggiunto e catturato da un cacciatore di taglie, Slim, che si fa poi sorprendere dal ragazzo in un bivacco notturno quando gli scappa via con i cavalli lasciandolo addirittura scalzo in mezzo al deserto. Appena rientrato in Messico nel suo villaggio San Rosario, Chaco, ben voluto da tutti, si libera dei cavalli e degli stivali dell'uomo ricavandone la bellezza di 950 pesos, ma non ha fatto i conti con Assuncion. La donna non solo gli ha prestato tanti soldi ma è infuriata per essere stata piantata dall'uomo che ama follemente e che invece non vuol saperne di legarsi con lei, sempre attirato da tutte le femmine oltre ad essere un ladruncolo scansafatiche. Qui viene raggiunto da Slim che recupera la sua roba e lo cattura nuovamente per essere di nuovo sorpreso per strada da un uomo pagato da Assuncion per liberarlo. Dopo di che la donna se lo porta con sè sperando che sia la volta buona ma venendo subito dopo smentita quando Chaco se la squaglia lasciandola in mezzo al deserto. Una storia già vista ma che manda di nuovo in bestia la donna che tornata a San Rosario lo trova in gattabuia accusato di un omicidio di due rancheros della zona. Lui non c'entra in quanto il vero colpevole è un sicario di nome Sanchez e assoldato da Don Felipe un altro allevatore della zona che voleva impossessarsi delle terre più fertili del rivale. Chaco scappando da Assuncion era capitato lì per caso e mentre cercava di occuparsi delle vittime era stato colpito violentemente alla testa ed accusato del duplice omicidio. Assuncion gli crede e prega il Sergente Hernandez che lo ha in custodia di risalire ai veri colpevoli. Dello stesso parere è anche Slim di nuovo sulle tracce del fuggitivo che non tarda molto a risalire al vero colpevole, il sicario Sanchez che in realtà è il ricercato Manolo Cortez con una taglia ben più importante. Per cui se lo aiuterà a catturarlo lui lo lascerà andare e siccome Chaco è astuto oltre che abile, accetta volentieri di aiutarlo e di passaggio intascare la taglia per un altro ricercato di valore, un tagliagole messicano chiamato Cherokee e pagato da Sanchez per aiutarlo a sbarazzarsi dei due ficcanaso. Nonostante l'aiuto di altri bandidos ci rimetterà le penne come tutti per ingrassare il già ricco bottino del cacciatore di taglie. Chaco è libero ma non per molto visto che Assuncion lo ha subito reclamato e catturato per poi, come succede con quel tipo, vederselo scappare a gambe levate tra i titoli di coda.
Non certo un grande esempio di spaghetti ma ha tuttavia nei ruderi di Santa Maria la Real de Valdeiglesias a Pelayos de la Presa, il monastero più antico di Madrid, utilizzato per gli esterni e alle tante comparse tra le quali autentici gitani che danno vita al tradizionale flamenco i suoi punti di forza. Luigi Montefiori, tra il serio e il faceto è il convincente protagonista accreditato col suo nome d'arte di George Eastman.
Bastardo, vamos a matar
Italia, Spagna 1971
Regia: Luigi Mangini
Musiche Carlo Rustichelli
con
George Eastman: Chaco
Lincoln Tate: Slim
Franco Lantieri: Sanchez / Manolo Cortez
Furio Meniconi: Don Felipe Antonio de Martinez
Remo Capitani: Sergente Hernandez
Jesús Guzmán: Toby Velasquez
Thomas Rudy: Caporale Manuel
José Manuel Martín: Cherokee
Giorgio Dolfin: il nonno
Carlos Juliá: Paquito
Dario Pino: Timothy
Pinuccio Ardia: Sam
Fulvio Pellegrino: ubriacone
Antonella Steni: Assuncion Juanita Maria Magdalena Hermadariz
Antonio Padilla: Francisco
Virginia Garcia: Conchita
Marcello Meconizzi: Rodriguez
e con
Riccardo Petrazzi
Scilla Gabel
Vincenzo Norvese
Renzo Moneta
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