Il racconto dei racconti - Tale of Tales
T re diversi episodi di grande impatto visivo e liberamente adattati per il cinema dalla raccolta di fiabe Lo cunto de li cunti dello scrittore seicentesco Giambattista Basile. E proprio nel 1600 si dipanano questi irreali e grotteschi racconti di re e regine e creature fantastiche e terribili orchi e stregonerie e ... la Regina di Selvascura ad esempio non può avere figli e la cosa la rattrista tremendamente al punto che tra i tanti rimedi vani provati ne tenta l'ultimo, il più grottesco e audace suggeritole da un sinistro Negromante in visita a corte. Suo marito il Re, dovrà uccidere un drago marino e strappargli il cuore che la regina mangerà non vista da nessuno dopo che l'organo sia stato cucinato da una vergine. Al primo boccone resterà in cinta immediatamente e poco importa che suo marito sia perito nella rischiosa impresa. Mentre invece la vergine cuoca, anche lei colpita dalla magia del cuore di drago, darà a sua volta alla luce un figlio, Jonah, del tutto identico a quello della regina, Elias. Un gemello che la regina mal sopporta quando anni dopo suo figlio è solito passare tutto il tempo con lui, il figlio di una serva! Per questo lo perseguita e tenta di eliminare in tutti i modi compreso un estremo tentativo sotto forma di pipistrello gigante che verrà ucciso proprio dal figlio nell'estremo tentativo di salvare il suo fratello gemello. Il Re di Altomonte invece ha cresciuto con tanto affetto una pulce, cibandola dapprima col suo sangue, che la creatura è diventata così grande che morendo gli ha lasciato come ricordo un'enorme pelliccia che il Re ha fatto acconciare ed appendere in una sala del castello. Siccome poi sua figlia Viola è in età da marito e freme per sposarsi, lui indìce una bizzarra prova per concedere la mano di sua figlia, consistente nell'indovinare da parte dei pretendenti, senza alcuna esclusione di rango, a che animale possa appartenere quella strana pelle. Ebbene dopo ovvie risposte sbagliate da parte di baldi giovani che la povera Viola si vede via via sfumare come mariti, ecco sopraggiungere un enorme orco delle montagne e incredibilmente annusandola ne indovina l'appartenenza. La cosa getta tutti nello sconforto generale ma un Re può venir meno alla sua parola?
No, mai e così la povera Viola viene caricata di peso e portata per impervie pareti rocciose nell'antro dove dimora la gigantesca creatura. Lacrime e nera mestizia accompagnano i giorni della povera fanciulla fin quando una famiglia di circensi ambulanti la sente invocare aiuto e la libera, scatenando immediatamente le ire dell'orco sopraggiunto dalla consueta uscita per la caccia. Insegue i fuggitivi e stermina brutalmente tutti i membri di quella famiglia restando però ammansito al cospetto della sua Viola che, caricata come al solito sulle sue spalle, lo sgozza a tradimento con un coltello avuto dai gitani. Con la sua testa ritorna al castello dove viene accolta dal padre e dal resto dei cortigiani che si prostrano davanti a lei e a quella testa fatta rotolare verso di loro. Il Re di Roccaforte invece, pur non essendo più giovane è ancora un gran mandrillo e passa di letto in sottana con estrema facilità. E' ovvio che a un re che non manca niente, una minima resistenza da parte di una misteriosa fanciulla, sia cosa estremamente eccitante. Solo che si è sbagliato nell'oscurità con una vecchia al posto di quella che pensava fosse una leggiadra verginella. L'orrore di scoprirla a letto il mattino seguente lo manda su tutte le furie e fa precipitare la vecchia dalla finestra nel sottostante bosco. Fortuna vuole che il fitto della vegetazione ne attutisca la caduta e pur dolorante la donna è ancora viva e chiedendo aiuto, viene soccorsa da una strega vagante nei boschi che non solo la cura, ma la ringiovanisce miracolosamente. Con questo suo nuovo aspetto ritorna alla carica e diventa la regina di Roccaforte conquistando l'ignaro re che l'aveva condannata a morte. C'è aria di festa con Viola che viene incoronata Regina di Altomonte al cospetto di Elias, nuovo Re di Selvascura e dei reali di Roccaforte, con lei che sente la pelle di nuovo avvizzirsi segno che l'effetto dell'incantesimo della fattucchiera sta svanendo ed è meglio filarsela.
Vincitore di molti premi e girato in giro per i tanti bei castelli della Penisola, si avvale di un ottimo cast in prevalenza straniero che lo rende un prodotto apprezzabile anche all'estero. Costumi, musiche ed effetti speciali fanno da ottimo contorno a trama ed altrettanto convincente recitazione. Un esempio di nuovo cinema italiano che rompe decisamente gli schemi con quello appiattito e senza senso al quale assistiamo da anni. Bravo Matteo!
Italia, Regno Unito, Francia 2015
Regia: Matteo Garrone
Musiche Alexandre Desplat
con
Salma Hayek: Regina di Selvascura
John C. Reilly: Re di Selvascura
Vincent Cassel: Re di Roccaforte
Toby Jones: Re di Altomonte
Shirley Henderson: Imma
Hayley Carmichael: Dora
Bebe Cave: Viola
Stacy Martin: Dora ringiovanita
Christian Lees: Elias
Jonah Lees: Jonah
Guillame Delaunay: orco
Alba Rohrwacher: circense
Massimo Ceccherini: circense
Kathryn Hunter: strega
Franco Pistoni: Negromante
Davvero bellissimo, una gioia per gli occhi! Poi non conoscevo l'opera di Basile quindi ben vengano film come questo, che ci illuminano per una volta sulla letteratura italiana :)
RispondiEliminae che ci mostrano che è possibile fare cinema italiano fuori dagli ultimi decenni di schemi tristi e introspettivi che l'hanno ammorbato tra l'altro coi soldi di noi tutti e a beneficio esclusivo degli addetti ai lavori dato che di pubblico non se ne parlava affatto
Elimina