Natale col Boss
A lex e Dino affermati chirurghi plastici a Milano vengono rapiti dagli uomini del boss napoletano Salvatore Fontebasso detto Scavafosse. Costui membro di spicco della Camorra è stato messo in guardia dal commissario Zaganetti, che due suoi agenti imbranati, lo hanno fotografato nell'ambito di un pedinamento che è sfuggito a lui di mano a causa dei due che si credono super agenti come nei film polizieschi. Zaganetti è a libro paga del boss e dopo aver rimediato un sonoro cazziatone, ha estromesso dal caso i suoi due agenti Cosimo e Leo che tuttavia non hanno intenzione di mollare il caso decidendo di continuare ad indagare nonostante l'espresso divieto superiore. Intanto i due chirurghi, o chirurgi come li chiamano quelli della malavita, arrivati a casa del boss stanno approntando l'intervento. Gli hanno procurato tutto quello che serve compresa una vasca piena di acido che li scioglierà se sbaglieranno l'operazione. E in effetti quello che sembrava un intervento riuscito, dopo la rimozione delle bende, si rivela essere un qui pro quo di proporzioni grottesche. Il boss voleva assomigliare a Leonardo di Caprio ma siccome i due non hanno udito la "o" finale, lo hanno trasformato in Peppino di Capri, il famoso cantante. Sulle prime il boss si infuria ma quando la gente lo scambia per il cantante ecco che a poco a poco ci prende gusto e inizia a cantare nei locali prendendo il posto del vero che per sicurezza viene fatto rapire e custodire al sicuro. Intanto i due agenti stanno indagando e la fuga dei due chirurghi li mette sulle tracce del boss in un susseguirsi di colpi di scena e di equivoci. Il commissario fa arrestare i due medici incastrandoli con la droga e rischierebbero di venire eliminati da detenuti vicini al boss se i due agenti travestiti da frati non li facessero evadere. Questo consente di giungere ad una conclusione positiva della vicenda col commissario che viene smascherato e il vero boss arrestato mentre i due agenti ricevono l'encomio solenne per la brillante operazione. Il boss nel frattempo è grato a Peppino di Capri che lo è andato a trovare in prigione. Grazie a lui si è innamorato del canto ed è diverso dal criminale che era, ricevendo in cambio la promessa di altre visite, durante le quali, l'astuto boss spera di riuscire, confidandosi con un suo scagnozzo, a prenderne di nuovo il posto ed evadere. I nostri chirurghi invece hanno ripreso a lavorare e come promesso a Tappabuco un detenuto loro amico di tendenze omosessuali, durante la permanenza in prigione, lo hanno fatto diventare come il suo idolo femminile di sempre: Antonella Clerici, che chiude con un simpatico cameo questo divertente film natalizio.
Il tanto deprecato cinepanettone almeno in questo caso si dimostra brillante commedia degli equivoci con una trama ben strutturata fino alla fine, con gags a ripetizione e dialoghi brillanti. Dà inoltre prova di grande capacità recitativa degli interpreti dove emerge insospettatamente e inaspettatamente un bravissimo Peppino di Capri tra le note più liete di questa pellicola.
Natale col Boss
Italia 2015
Regia: Volfango De Biasi
Musiche Claudio Gregori, Attilio Di Giovanni
con
Lillo: Alex
Greg: Dino
Paolo Ruffini: Cosimo Cavallo
Francesco Mandelli: Leo Letizia / Mamma Santissima
Giulia Bevilacqua: Sara
Peppino di Capri: Boss Salvatore Fontebasso detto Scavafosse / Sé stesso
Gaetano Amato: Boss prima della plastica facciale
Francesco Di Leva: Fefè
Francesco Pennasilico: Mario
Marco Giuliani: Rocco
Antonio Pennarella: Scassacapa
Roberto D'Alessandro: Tappabuco
Enrico Guarneri: Commissario Zaganetti
Giovanni Esposito: Nipote di Mamma Santissima
Michela Andreozzi: Azzurra
Antonella Clerici: Tappabuco dopo la plastica facciale
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