Ercole contro i figli del sole
U na violenta tempesta ha distrutto la nave di Ercole e al suo risveglio si ritrova su una spiaggia sconosciuta. Non ha nemmeno il tempo di riaversi che viene attaccato da strani guerrieri dalle lunghe chiome scure. Pur difendendosi come lui solo sa fare, avrebbe di sicuro la peggio in quella lotta impari se non intervenissero provvidenzialmente altri guerrieri ostili ai primi e guidati dal vigoroso principe Maytha. Questi accoglie Ercole come un amico e si congratula per la forza e il coraggio dimostrati contro i comuni nemici, spiegando al confuso Ercole che si trova nella lontanissima terra degli Incas. Suo padre Huasca era il re, prima che il fratello Atahualpa lo spodestasse, imprigionandolo, con sua sorella Yamira che sta per essere sacrificata. Suo zio Atahualpa intende ingraziarsi gli dei con un sacrificio di sangue nobile e per questo non c'è tempo da perdere. Ercole si offre di andare a liberarla con un manipolo di volontari e la missione riesce perfettamente consentendo ad Ercole di riportare la giovane sana e salva tra la sua gente nella foresta. Yamira è molto colpita da quell'uomo fortissimo, dagli occhi e carnagione più chiari dei loro e ne è immensamente grata oltre a provare un forte sentimento, che cresce di giorno in giorno per il suo eroe salvatore. Ma Ercole vuole completare l'opera dando l'assalto a Tiahuanaco mentre il tiranno non può contare su tutto il suo esercito, in parte impegnato in fronti lontani. Così decide con Maytha e i saggi che è l'occasione propizia per porre fine alle angherie del tiranno e mette al loro servizio tutte le sue conoscenze militari, sia tattiche che insegnando loro a costruire macchine da guerra mosse da ruote che da quelle parti non conoscevano ancora. Protetti fin sotto le mura da torri di assalto, riescono ad irrompere nella città, dove dopo sanguinosi combattimenti hanno la meglio sugli uomini di Atahualpa che soccombe per mano del principe Maytha, nuovo e acclamato Re degli Incas. Che ne sarà di Ercole e Yamira non ci è dato sapere, ma solo immaginare perché arriva la fine con una panoramica delle cime innevate andine piuttosto che su un loro languido bacio.
Fa tutto Osvaldo Civirani, dall'idea iniziale alquanto ardita fino alla sua resa su pellicola, avvalendosi del culturista Mark Forest, nato a Broccolino ma di origini abruzzesi (Lou Degni) e soprattutto del giovanissimo Giuliano Gemma, altrettanto prestante e di migliore presenza scenica. Ottimi i costumi e meno buone le scene d' armi assai poco realistiche. Ovviamente tralasciando l'idea di collocare Ercole ben oltre le .. omonime colonne che delimitavano il mondo antico. Ma anche un Ercole in trasferta così lontana in quegli anni non creava certo discussioni e tantomeno problemi negli spettatori.
Ercole
contro i figli del sole
Italia, Spagna 1964
Regia: Osvaldo Civirani
Musiche Coriolano Gori
con
Mark Forest: Ercole
Giuliano Gemma: Maytha
Anna Maria Pace: Yamira
Franco Fantasia: Atahualpa
Giulio Donnini: Gran Sacerdote
Angela Rhu: Regina
Andrea Scotti: Nimo
Carlo Latimer: Chaco
José Riesgo: Re Huasca
Antonio Acqua: sacerdote di Maytha
German Grech: Comandante delle Guardie
Stefano Conti: Adro
Audrey Anderson: danzatrice
Ricardo Valle: Aflos
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati