La montagna dei sette falchi
1865 lo sceriffo Roberts tenta di dissuadere una posse dall'impiccare Lane Waldron accusato di omicidio e al quale vorrebbe sia fatto un regolare processo piuttosto che un'esecuzione sommaria. Ma la gente inferocita gli ha già messo il cappio al collo e per l'uomo non ci sarebbe più nulla da fare se un ardimentoso cavaliere non lo liberasse con un abile colpo di mano. Dopo aver fatto perdere le tracce, i due si rifugiano in una capanna e il misterioso cavaliere si presenta dicendo di chiamarsi Brett Sherwood e dalle armi che porta si tratta sicuramente di un sudista e forse è suo il colpo che ha ucciso il contabile in paese. Waldron ha scoperto un filone d'oro e era andato da quell'uomo per valutarne l'entità e così era stato visto e per questo sospettato del suo omicidio. Ora se riuscisse a catturare quell'uomo, verrebbe scagionato per continuare a vivere in quel posto con la sua ragazza Chris finalmente ricco. Lei infatti conoscendo la zona e la baracca isolata lo raggiunge l'indomani per capire cosa sia successo e d'accordo con lui sorprendono Sherwood, legandolo poco prima del bivacco notturno. Si alterneranno alla guardia in attesa di portarlo l'indomani in paese e chiudere la faccenda. Ma durante la notte Sherwood si libera e dopo una violenta colluttazione con l'uomo, riprende in mano la situazione. A Waldron si è rotta pure una gamba e vista l'imminente tempesta che sta per scatenarsi, i tre si rifugiano in una grotta dove Sherwood dimostra tutta la sua premura nel curare il ferito e la sua ragazza al punto da confonderli emotivamente e pentirsi di quanto stavano progettando. L'uomo ha bisogno di un medico se vuole sopravvivere e bisognerebbe raggiungere il paese dove c'è l'unico disponibile nei paraggi, quand'ecco sopraggiungere un drappello di nordisti e Sherwood si fa loro incontro. E' in realtà il Capitano Confederato Brett Sherwood in missione nel Colorado per incontrare ed aggregarsi alle truppe del Generale William Quantrill che ben lieto lo saluta. Essendo in territorio Unionista, ne hanno indossato le divise per passare inosservati e dare inizio ad una nuova guerra fatta con sortite in stile guerriglia e facendosi aiutare da indiani che come loro odiano le giacche blu. Il sogno è quello di costituire un Grande Ovest visto che ormai il Sud è perduto. Con lui ha già numerosi Utes di Capo Cervo Nero e sta stringendo accordi con Cheyenne, Comanche e Apache per una grande rivolta. Ma l'uso degli indiani e dei loro metodi brutali disgustano il Capitano Sherwood, specie dopo aver ispezionato i resti di un piccolo reparto nordista brutalmente massacrato e scotennato. Quando poi il Generale decide di impiccare Waldron e Chris dopo aver carpito all'uomo il luogo dove ha trovato l'oro, Sherwood decide di intervenire dapprima disperdendo i cavalli del Generale per poi correre a chiedere soccorso in paese dopo aver barricato i due nella grotta e con molte munizioni. Lo sceriffo e alcuni uomini lo seguono mentre viene mandata una staffetta ad allertare il poco distante reparto di cavalleria nordista. Quantrill li vuole vivi mentre Cervo Nero che ha perduto suo figlio nel primo assalto alla caverna, vuole fare di testa sua e nel successivo attacco uccide Waldron. Ma ecco Sherwood arrivare ventre a terra ed aprire il fuoco con gli uomini dello sceriffo creando il necessario scompiglio per avere il tempo necessario per attendere i rinforzi che puntualmente arrivano, con Sherwood che si batte, dopo averlo inseguito, col crudele Generale uccidendolo dopo un violento duello. La Guerra è finita, il Generale Lee si era arreso due giorni prima e un futuro di pace ora li attende e per Chris e Brett Sherwood anche di amore.
Girato in esterni nei fantastici scenari del Nuovo Messico è un film avvincente con una buona trama che trae spunto in minima parte dalla figura storica del criminale di guerra William Clarke Quantrill che effettivamente comandò una famigerata milizia confederata che si macchiò di stragi e vari delitti. Buono il cast con Alan Ladd attorniato da comprimari di livello e noti caratteristi con le voci indimenticabili di Marcacci, De Angelis e Cigoli per gli uomini e la Morelli per l'unica interprete femminile.
Red Mountain
Stati Uniti 1951
Regia: William Dieterle
Musiche Franz Waxman
con
Alan Ladd: Capitano Brett Sherwood
Lizabeth Scott: Chris
Arthur Kennedy: Lane Waldron
Jay Silverheels: Little Crow (Cervo Nero nella versione italiana)
Jeff Corey: sergente Skee
Bert Freed: sergente Randall
John Ireland: Generale William Quantrill
Carleton Young: Tenente Morgan
Iron Eyes Cody: indiano ute
James Bell: Dottor Terry
Neville Brand: Tenente Dixon
Whit Bissell: Miles
Francis McDonald: sceriffo Roberts
Dan White: Jim Braden
Walter Sande: Benjie
Ralph Moody: George Meredyth
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