Era Sam Wallash!... Lo chiamavano... E così sia!
M ash Flannigan, spietato capo banda, ha voluto chiudere per sempre la bocca ad un taverniere che lo aveva denunciato alle autorità e per non lasciare testimoni ha dovuto ammazzare senza pietà tutti i presenti. Tra questi c'è Sam Wallash che è fortunatamente rimasto soltanto ferito ed è riuscito a trascinarsi fuori dal locale dato alle fiamme dai banditi in fuga. Soccorso e curato da un agricoltore nelle vicinanze, è desideroso di vendetta e si mette subito sulle tracce della banda. Scopre che Mash Flannigan si fa chiamare Donovan e gestisce un saloon con Fanny che mal lo sopporta, anche se spesso viene coinvolta nei suoi colpi. Viene informato che un tale è scampato a quel massacro e che probabilmente è un bounty-killer che vuole eliminarli tutti, mettendolo in guardia al punto da allertare la sua banda su qualunque straniero si fosse fatto vivo da quelle parti. Per sicurezza assolda pure tre dei più spietati assassini ricercati dalla legge "tre carogne che valgono tanto oro quanto pesano":
- Peter Martell la pistola più veloce del West, l'uomo più ricercato del mondo, taglia 1000 dollari
- Gordon Mitchell nato per uccidere, detto anche il Winchester del diavolo, taglia 1500 dollari
- Lincoln Tate il più abile lanciatore di coltelli del mondo, taglia 900 dollari.
Inizia un lungo braccio di ferro tra lo straniero e i membri della banda che dapprima vengono eliminati in piccoli gruppi per poi con uno strattagemma, una rapina facile a un portavalori che però ha al suo interno Sam Wallash con una micidiale Gatlin, radunarli tutti e falciarli ad uno ad uno. Resta per ultimo il solo Donovan che dopo una breve scazzottata nel tentativo di scappare viene trafitto da un preciso lancio di pugnale in pieno petto.
Giustizia è fatta! E così sia!
E i tre spietati assassini che fine hanno fatto? Boh bisognerebbe chiederlo a Demofilo Fidani, qui col consueto pseudo di Miles Deem che forse se li è dimenticati visto che girava a volte più film insieme e magari pasticciava nel montaggio, dato che è incomprensibile questo passaggio a vuoto, una sorta di maldestro cameo di tre notissimi interpreti del western nazionale. Questo ovviamente deprime ancor più una trama senza senso dove la spinta iniziale di una comprensibile vendetta, più che sufficiente già da sola per dare il via, viene addirittura rafforzata da un trauma infantile che il protagonista aveva subito da parte dello stesso cattivone Mash, che in un flash back del protagonista vediamo assassinare i suoi genitori. Insomma c'è un limite a tutto ma non evidentemente alla sciatteria che in questo film raggiunge l'apice anche negli esterni improbabili di qualche cava utilizzata come sfondo con evidenti segni di denti di ruspa, come negli interni rimediati alla meno peggio e per non farsi mancare niente al trash anche qualche dialogo in romanesco, lingua che nel vecchio West era piuttosto diffusa.
Era Sam Wallash!... Lo chiamavano...
E così sia!
Italia 1971
Regia: Demofilo Fidani (Miles Deem)
Musiche Lallo Gori
con
Robert Woods: Sam Wallash
Dino Strano: Mash Flannigan alias Donovan (accreditato Dean Stratford)
Benito Pacifico: Hernandes (accreditato Dennis Colt)
Amerigo Castrighella: Sturges (accreditato Custer Gail)
Simonetta Vitelli: Fanny (accreditata Simone Blondell)
Pietro Fumelli: Gaspare
Piera Bruni: ragazza del saloon
e con
Lincoln Tate, Gordon Mitchell e Peter Martell (Pietro Martellanza): sé stessi
non accreditati
Marina Malfatti: Marge
Marcello Meconizzi: scagnozzo
Attilio Severini: avventore nel saloon
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