Il ponte delle spie
1957 - Al culmine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica temono le rispettive potenze nucleari e le reciproche tensioni. Entrambe le parti impiegano spie e danno loro la caccia.
A finire nella rete dei servizi americani è l'anziano Rudolf Abel per il quale si prospetta la pena di morte. Tuttavia per dare al mondo l'impressione che in America ci siano tutte le garanzie individuali possibili, gli viene affidato come difensore uno dei principi del foro: l'avvocato James Donovan. Riluttante sulle prime, visto che è stato indicato dallo staff del suo studio legale associato, si presta a questo compito e prende i primi contatti con l'assistito in carcere. Ne comprende le ragioni di uomo impegnato sul fronte opposto e vorrebbe difenderlo al meglio incontrando però difficoltà ambientali insormontabili. Dall'opinione pubblica aizzata ad arte dalla stampa al giudice Byers che non intende parlare di diritti umani in presenza di una spia che minacciava il proprio paese. Così Donovan, che nel frattempo è stato fatto anche oggetto di pesanti minacce e addirittura di colpi di arma fa fuoco sparati da un'automobile in corsa contro la sua casa, nonostante le pressioni dell'ambiente e dei suoi familiari, cerca dapprima di ricorrere in appello e quando la situazione non ha più vie di uscita, suggerisce di commutare la pena di morte prevista, in un periodo di detenzione utile nel caso un giorno si avesse bisogno di scambiare ostaggi vista l'operatività di spie americane oltre cortina. La proposta appare piena di buon senso e Rudolf Abel viene pertanto incarcerato salvandosi dalla pena capitale prevista. Passa poco tempo e Donovan ne assapora la bontà quando Francis Gary Powers, pilota dell'aereo spia U-2 viene abbattuto nei cieli dell' U.R.S.S. al suo primo volo di ricognizione fotografica. A Mosca saputo del ruolo avuto da Donovan nella difesa della loro spia, ne richiedono l'intervento a Berlino tramite gli alleati della D.D.R.. Una lettera speditagli apre la strada a un negoziato che la CIA affida ben volentieri all'avvocato. Pur essendo un ruolo non governativo egli dovrà trattare per la liberazione del pilota in cambio della spia detenuta in America. A Berlino si trova in un clima dei più rigidi e non solo per l'inverno nevoso, quanto per la contemporanea costruzione del muro divisorio e per le fughe tentate in massa verso il settore ovest con gravi e nefasti esiti. Un giovane studente americano nel tentativo di far fuggire una sua amica è stato catturato e ritenuto una spia al punto che anche i tedeschi dell'est vorrebbero inserirlo nella trattativa di scambio. In un sottile gioco di ruolo tra due grandi potenze ecco intromettersi una terza che vuole il suo momento di gloria e non è disposta a compromessi. Nonostante la CIA sia impegnata esclusivamente nella liberazione del pilota e sconsigli Donovan dall'aprire e intavolare trattative per lo studente coi tedeschi, questi con caparbietà e abilità riesce ad ottenere i classici due piccioni con una fava: Rudolf Abel in cambio del pilota e dello studente. Quest'ultimo rilasciato presso il check point Charlie con grande soddisfazione dell'avvocato e il secondo nel più classico e consono Ponte di Glienicke dove a metà si incontreranno i due prigionieri liberati.
Tratto da episodi veramente accaduti il film ha la grande potenza evocativa di un'epoca, specie nella ricostruzione della spettrale e gelida Berlino, che metteva letteralmente i brividi e Spielberg riesce a farteli provare per un'ora buona delle due abbondanti di durata del film. Grande prova di Tom Hanks e ottimi comprimari con una ricostruzione storica di ambienti veramente impressionante. Magia della computer grafica.
Bridge of Spies
Stati Uniti 2015
Regia: Steven Spielberg
Musiche Thomas Newman
con
Tom Hanks: Avv. James Donovan
Mark Rylance: Rudolf Abel
Amy Ryan: Mary McKenna Donovan
Alan Alda: Thomas Watters
Austin Stowell: Francis Gary Powers
Scott Shepherd: agente Hoffman
Domenick Lombardozzi: agente Blasco
Jesse Plemons: Murphy
Jillian Lebling: Peggy Donovan
Noah Schnapp: Roger Donovan
Eve Hewson: Carol Donovan
Will Rogers: Frederic Pryor
Sebastian Koch: Avv. Wolfgang Vogel
Dakin Matthews: giudice Mortimer W. Byers
Michael Gaston: Williams
Mikhail Gorevoy: Ivan Alexandrovich Schischkin
Peter McRobbie: Allen Dulles
Stephen Kunken: William Tompkins
Joshua Harto: Bates
Billy Magnussen: Doug Forrester
Burghart Klaußner: Harald Ott
David Wilson Barnes: Mr. Michener
John Rue: Lynn Goodnough
Petra Maria Cammin: Helen Abel
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati