Guerra tra i pianeti
D oug Martin scienziato atomico a capo di test nucleari, sta volando a bordo dell'aereo Tar Baby 2 nei pressi del fungo causato dall'ultima esplosione per misurarne la radioattività, quando ad un tratto scorge una luce abbagliante provenire dal basso che fa perdere al pilota il controllo dell'aereo. Lo schianto al suolo è inevitabile viene dato per morto anche se tra i rottami è stato rinvenuto carbonizzato il solo corpo del pilota. Incredibilmente si presenta alla base alcuni giorni dopo del tutto incolume se non fosse per una strana cicatrice sul petto. Viene allertata l' FBI e lo scienziato viene momentaneamente estromesso dalle sue mansioni e forzato ad un periodo di riposo. Si sospetta possa essere un'altra persona visto il suo strano comportamento, ma le impronte digitali coincidono e a poco a poco il dott. Martin inizia pure a ricordare cosa gli è successo raccontandolo agli sbigottiti inquirenti, che pur avendo usato il siero della verità, non credono alle loro orecchie. Martin ha raccontato di essere stato prelevato morto da strani esseri con enormi occhi a palla provenienti a loro dire dallo sconosciuto Pianeta Astron Delta, che lo hanno resuscitato rimettendogli a posto il cuore con tecnologie impensabili sulla Terra. Lui, al contrario del pilota, gli serviva per le sue conoscenze nel campo dell'energia nucleare che loro stanno accumulando sottraendola agli esperimenti che vengono fatti dall'esercito. Hanno colonizzato migliaia di pianeti con una semplice tattica, quella del pesce grande che mangia il pesce piccolo finché non ha più cibo e diventa concime pure lui. Sulla Terra, al riparo in grotte sotterranee e quindi non visti, stanno facendo crescere a dismisura insetti e rettili che dovranno sterminare il genere umano per poi morire di fame a loro volta e lasciare a loro il pianeta. Lui soggetto ad una forza telepatica deve passare agli alieni i piani dei test, ma ha avuto modo di capire che se interromperà per un breve periodo l'erogazione di energia elettrica dalla vicina centrale, dalla quale gli alieni si approvvigionano segretamente, causerà un sovraccarico nei loro accumulatori con i quali alimentano tutta la loro enorme struttura sotterranea. I militari non vorrebbero e tentano in tutti i mezzi di fermare lo scienziato per paura dei danni enormi che un black-out avrebbe potuto causare alla popolazione. Fortunatamente Martin riesce nel suo intento e tutti dovranno ringraziarlo per lo scongiurato pericolo grazie all'immediata esplosione e distruzione della base aliena.
Girato in contemporanea con Il fantasma dello spazio, ne condivide in alcuni frangenti le medesime scene dato che il regista W. Lee Wilder, fratello del più celebre Billy, non si è per nulla preoccupato che la cosa accadesse durante il montaggio, a causa probabilmente di un budget ridottissimo che non prevedeva fronzoli. Nell’ambito del cinema all’aperto rinfrescante nella calura estiva poteva senz’altro starci questo esempio di cinema di fantascienza americano anni ‘50.
Killers from Space
Stati Uniti 1954
Regia: W. Lee WilderStati Uniti 1954
Musiche Manuel Compinsky
con
Peter Graves: Doug Martin
James Seay: Colonnello Banks
Steve Pendleton: Briggs
Barbara Bestar: Ellen Martin
Frank Gerstle: Dr. Kruger
John Merrick: Deneb-Tala
Shep Menken: Maggiore Clift
Ron Gans: sgt. Powers
Ben Welden: Pilota del Tar Baby 2
Burt Wenland: sgt. Bandero
Lester Dorr: addetto Stazione radio
Robert Roark: guardia
Ruth Bennett: la secretaria Miss Vincent
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